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Il Primato della Parola |
L’attività apostolica dei Missionari del Vangelo deve nascere sempre da una reale configurazione a Cristo e da un’intima comunione ed amicizia con lui.
Per il missionario la Parola di Dio è vita .
La Parola trasmessa da chi la vive, da chi l'ha sperimentata, viene annunciata con autorità: "quello che abbiamo visto, quello che abbiamo vissuto noi lo annunciamo a voi !".
Occorre essere prima ripieni della Sua Parola per poi esserne annunciatori, con la consapevolezza della nostra povertà e piccolezza a confronto di quello che portiamo nel cuore e sulle labbra.
E’ Gesù che opera, che prende l'iniziativa, che si mostra e si fa toccare, che entra nell'intimità dei cuori ed apre la mente all’intelligenza delle scritture, è Gesù che ci attrae a sè e ci rende suoi testimoni: il missionario è solo strumento. L’autore principale rimane Dio, così come è Dio che decide chi mandare per dare un messaggio, chi devono essere i destinatari, quando, per quanto tempo, in quale territorio.
Lo stesso Gesù esprime la propria missione dicendo: “La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato” (Gv 7,16). “Colui che mi ha mandato è veritiero, e Io dico al mondo le cose che ho udito da Lui” (Gv 8,26). E ancora: “Come mi ha insegnato il Padre, così Io parlo” (Gv 8,28); “Io dico quello che ho visto presso il Padre” (Gv 8,38). E più esplicitamente prima dell’ultima Pasqua Gesù dice: “Io non ho parlato da Me, ma il Padre che mi ha mandato, Egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare… Le cose dunque che Io dico, le dico come il Padre le ha dette a Me” (Gv 12,49-50).
Il servizio del Missionario del Vangelo è da inquadrarsi nel più vasto Ministero della Parola ( DGC Nr. 50-52 ) Tale ministero si esercita annunciando una Parola che si incarna anzitutto nella persona che annuncia, una Parola che lo ha toccato e trasformato nel profondo del proprio essere, divenendo una Persona che parla, agisce e si esprime in ogni suo gesto. Tanto più il missionario si apre all’azione trasformante dello Spirito, tanto più Gesù diventa la persona stessa del missionario, parla attraverso di lui e si offre al Padre e ai fratelli.
La Parola si fa carne perchè la carne diventi Parola.
I Missionari del Vangelo, con il ministero della Parola, non si limitano a svolgere un servizio, ma costituiscono un preciso “segno sacramentale” della presenza di Dio in mezzo al suo popolo, aderendo alla missione stessa della Chiesa, segno nel mondo della salvezza di Cristo.
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